
Il percorso artistico e umano
Bosich arriva da lontano. E va oltre.
Collezioni e tematismi
Temi esoterici, richiami ai grandi della letteratura come Dante, percorsi artistici ragionati ma liberi. La pittura di Bosich spazia, sfida, propone, impressiona e fa pensare.

LE TECNICHE.
Nel corso della sua carriera di artista, Bosich ha sperimentato diverse tecniche: incisioni (calcografiche, serigrafiche, xilografiche e litografiche) pittoriche (olio, su carta, su tela, gouaches e acquerelli) e scultura. Le frequentazioni degli ambienti artistici milanesi negli anni ’70 e ’80, in particolare lo studio del pittore Dalla Vigna, gli consentono di conoscere l’estetica surrealista tramite i contatti con artisti come Henry, Modesti, Waldberg,
Bosich si dimostra artista poliedrico, un esploratore di nuove strade tra reale, fisico, metafisico e spirituale.



Tra le opere che sono state commissionate all’artista, merita una menzione la storia della “Alchimia del Nepente” che parla di un importante collezionista d’arte svizzero che commissionò a Bosich un quadro avente a tema il Nepente di Oliena, il vino di uve Cannonau prodotto nel territorio di Oliena. Purtroppo il collezionista scomparve prematuramente, ed il quadro fu acquistato da un collezionista locale. Oggi l’opera, di grandi dimensioni, è esposta in un locale pubblico del capoluogo Nuoro.

Bosich è stato anche scultore. Molte delle sue opere, inconfondibilmente legate al suo tratto pittorico sono state anch’esse oggetto di molteplici mostre nel corso degli anni.

QOM-‘ED-JAH è un opera composta da 36 lito-offset che richiamano i canti della divina Commedia. “E la ricerca che Bosich sta compiendo sui significati alchemici ed esoterici presenti all’interno della Divina Commedia di Dante, tradotti nel suo idioletto artistico” – Flaminia Fanari e Paolo Sirena – Introduzione all’opera QOM-‘ED-JAH.
VAI ALLA GALLERY DI QOM-‘ED-JAH